IL SUPPORTO PSICOLOGICO

Nonostante le neoplasie mammarie diventino sempre più curabili, la diagnosi di tumore mina la serenità della vita dell’individuo che la riceve e dei suoi familiari, per la paura della prognosi, per i timori legati agli effetti collaterali delle terapie, per la preoccupazione per le recidive, con possibili e pesanti esiti negativi su aspetti psicologici, sociali, culturali e spirituali.
Circa il 20% dei pazienti oncologici risulta affetto da depressione, il 10% da ansia, e fino al 52% mostra disagio psicologico: la presenza di questa sofferenza emozionale può condizionare notevolmente la persona nelle sue attività fino a indurre disturbi disabilitanti, al punto che alcuni autori suggeriscono di considerare il cancro come una malattia biopsicosociale.
Pertanto, è importante che alle persone con diagnosi di carcinoma mammario sia garantita la presa in carico, multidisciplinare ed integrata, per il monitoraggio e la gestione di eventuali complicanze della patologia e degli effetti indesiderati delle cure, anche attraverso i trattamenti psicosociali e la promozione di stili di vita sani.
Nel Percorso Clinico Organizzativo del trattamento del tumore mammario del Breast Centre della ASL02 di Lanciano-Vasto-Chieti tale modello di interesse e cura della persona, e non solo della patologia neoplastica, è da anni consolidato nella pratica clinica.
Pertanto, presso l’Ambulatorio di Medicina Integrata, le pazienti con diagnosi di tumore della mammella compilano brevi e validati questionari per lo screening del disagio psicologico. Se il punteggio ottenuto supera i cut-off definiti, esse vengono contattate dalla psiconcologa del Breast Centre del P.O. ”G. Bernabeo” di Ortona per stabilire un appuntamento finalizzato ad approfondire la valutazione clinica e per proporre l’intervento raccomandato dalla letteratura.